24 ottobre 2016 – Meiringen Flugplatz

 

Ed eccomi ancora qui, fedele al pellegrinaggio che, almeno una volta all’anno, mi porta in questo paradiso degli spotter: Meiringen.

Chi già mi segue avrà avuto modo di vedere, nel corso degli anni, diverse occasioni in cui mi sono recato, da solo o in compagnia, in questo incredibile (per gli standard italici) aeroporto. Circondato dalle montagne e dai prati popolati di mucche al pascolo, attraversato da strade comunali aperte al traffico civile, praticamente senza recinzione e, parafrasando James Bond, con licenza di libera fotografia, il viaggio a Meiringen raramente può lasciare a schede di memoria vuote. Solo una volta, nel 2012, rischiammo forte ma, alla fine, ci siamo salvati (vedi qui) più che dignitosamente.
Anche questa volta però, il rischio è stato alto: la fitta nebbia presente sul sedime la mattina ha fatto saltare i primi decolli del mattino. Fortunatamente il suo dissolvimento, intorno alle 10.30, ha permesso il normale svolgimento del resto della giornata.

Alla fine niente di che. I “soliti” F 18 Hornet con la croce bianca su sfondo rosso, che ti decollano vomitando fiamme dai post-bruciatori a 50 metri di distanza, hanno compiuto le solite manovre: decolli con AB attivato, atterraggi, rullaggi, inframmezzati da qualche PC 9 e, verso la fine del pomeriggio, dall’atterraggio di un F 5 solitario. Il tutto però in mezzo ad uno scenario autunnale mozzafiato, con i colori del fogliame che variavano, dal rosso, al marrone, al giallo, all’arancione, passando da tutte le sfumature. 

Alla fine della giornata, dopo le 17:30, il rumore della messa in moto dei GE F404 proveniente dall’hangar in caverna, preannunciava l’inizio dei decolli notturni il primo dei quali avveniva, puntualmente, alle 17:45 circa. Purtroppo l’ora era già avanzata e il buio quasi assoluto ma qualche cosa, per puro esercizio di documentazione, sono comunque riuscito a fare.

A voi le foto