Ghedi AFB – 8 September 2022

Si è svolto oggi sulla Base Aerea di Ghedi l’evento organizzato dall’Aeronautica Militare per festeggiare il 40° anniversario dell’atterraggio del primo Panavia Tornado sulla pista dell’aeroporto dedicato a Luigi Olivari, che avvenne il 27 Ágúst 1982.

In questi 40 anni il bireattore con le ali a geometria variabile è stato protagonista di tutti gli eventi a cui ha partecipato la Forza Armata con le ali: la Guerra Fredda, l’operazione Locusta nell’ambito della Desert Storm in Iraq nel 1991, le campagne nella ex Jugoslavia, la campagna in Libia e poi ancora Iraq e Afghanistan, distinguendosi sempre e permettendo agli equipaggi di portare a termine la missione con il massimo delle performance.

Proprio per sottolineare lo scorrere degli anni “sulla pelle” del Tornado è stato predisposto un esemplare Special Color che, proprio “sulla pelle” evidenzia lo scorrere del tempo e di tutte le epoche attraversate. Dalla punta del pitot alla coda si susseguono infatti le 4 mimetiche più significative indossate dal bombardiere nelle sua storia italiana: lo sfondo bianco del prototipo che sfuma nel camouflage NATO degli anni ’80 che a sua volta diventa il giallo Locusta della Desert Storm che finisce nel grigio “low visibility” ancora oggi indossato.

La giornata è cominciata presto, con l’ingresso predisposto fin dalle 07:45. Sul piazzale è esposto un esemplare di Tornado IDS (lo Special Color predisposto per il 40° di Panavia) con intorno tutti i carichi che possono essere trasportati, dalle bombe “stupide” ai missili antiradar HARM, dalle bombe intelligenti a guida laser e GPS ai missili aria-aria AIM-9L Sidewinder.


 In uno degli hangar era possibile vedere l’erede del Tornado in ambito 6° Stormo, il Lockheed Martin F 35A Lightning II che già indossa i codici 6-01 e il diavolo ghignante sulla coda e che per adesso, in attesa della conclusione dei lavori che permetteranno al nuovo caccia di 5ª Generazione di operare sull’aeroporto bresciano, opera da Amendola. Il suo arrivo definitivo è previsto entro la fine del 2022. A partire da quel momento i 2 sistemi d’arma si sovrapporranno e opereranno insieme , fino ad arrivare progressivamente alla fine della vita operativa del Tornado in base all’età che raggiungeranno nel tempo i singoli velivoli.

L’evento vero e proprio è cominciato con la cerimonia militare presieduta dal CSM dell’Aeronautica, Almennt S.A.. Luca Goretti (pilota di Tornado, ma), seguita dal sorvolo della Formazione Legend, composta da tutti gli addestratori dell’AM, T lög 6 Texan al FIAT G 46, via via fino al rappresentante più moderno, il bireattore T 346 Master.

Successivamente l’evento è entrato nel vivo con il sorvolo della formazione di 9 Tornado insieme alle Frecce Tricolori.
Le due formazioni si separano e le Frecce Tricolori iniziano una mini-esibizione, concludendola con un lunghissimo tricolore sulle Autorità e il pubblico assiepati sul piazzale.

I nuovi passaggi delle formazioni di Tornado vengono annunciati da un esemplare singolo che effettua prima un passaggio veloce con le ali chiuse alla massima freccia e poi, sempre nella stessa configurazione, un passaggio lento con gli aerofreni fuori. L’ultimo passaggio è in 10, con lo Special Color come capo-formazione,

Successivamente gli aerei si sono separati e sono atterrati per poi portarsi al parcheggio proprio davanti al pubblico, con lo Special al centro e gli altri 9 aerei ai suoi lati.

L’evento si è concluso con le foto di rito con i piloti della formazione schierati davanti agli aerei e poi i Comandanti dello Stormo e i vari piloti dei Gruppi che hanno avuto il Tornado (102°, 154°, 155° e 156° ricordati con i loro stemmi sui serbatoi subalari dello Special).

Godetevi tutte le foto