21 giugno 2023 – Ghedi Airbase

Oggi è una giornata particolare.
A poche ora dalla conclusione del più grande evento aviatorio italiano degli ultimi anni (parlo dell’air show di Pratica di Mare, di cui potete trovare l’articolo qui), mi ritrovo nell’aeroporto “Luigi Olivari” di Ghedi, base del 6° Stormo. 
Nell’ambito dei festeggiamenti per il Centenario dell’Aeronautica Militare, anche qui si è deciso di permettere l’accesso ad un ristretto numero di appassionati e mostrare loro l’attività giornaliera della Base, con movimenti degli aerei che attualmente equipaggiano i Gruppi costituenti lo Stormo: 102°, 154° e 155°. Ecco allora che, appena entrati e accompagnati sul piazzale dai pullman, ci ritroviamo davanti un Tornado IDS e un fiammante F 35A Lightning II. 
Dopo un breve briefing della giornata che ci attende, con abbondante spiegazione delle regole di sicurezza, veniamo portati sul piazzale antistante i ricoveri dei Tornado che da li a poco metteranno in moto per andare in volo. E’ stata predisposta una transenna che ci tiene ai margini del piazzale asfaltato, ma comunque decisamente vicini alle operazioni e le fotografie dei preparativi e degli aerei in moto che si avviano al decollo ci impegnano per 25 minuti.
Mentre gli aerei rullano verso la pista saliamo di corsa sui pullman che ci portano sulla piazzola predisposta per fotografare i fragorosi decolli, con abbondante uso dei postbruciatori.
Nel frattempo vediamo avvicinarsi dalle nuove strutture sorte ai margini della pista i nuovi aerei che equipaggeranno i Diavoli Rossi: i caccia di 5ª Generazione F 35A Lightning II.
Sono in 3 e anche loro decollano facendo uso della spinta extra del postbruciatore, che porta a quasi 20 tonnellate la potenza dei loro motori F 135.

Passa solo una mezzoretta dal momento che l’ultimo F 35 si è alzato da terra che li rivediamo in asse pista, in formazione. Al termine del passaggio si separano e cominciano una serie di entusiasmanti passaggi bassi e veloci, con virate a coltello che mettono in evidenza le forme tormentate del caccia stealth di Lockheed Martin.

Dopo un po’ di esibizione delle nuove leve è la volta del ritorno dei mitici Tornado che sfoggiano ancora un invidiabile agilità nell’elemento in cui sguazzano più volentieri: la bassa quota.
L’età non ha scalfito minimamente il massiccio bombardiere di Panavia e i passaggi a postbruciatore acceso strappano ancora gridi di entusiasmo fra gli appassionati.
Alla fine i Tornado vengono all’atterraggio per lasciare il cielo campo a una formazione mista formata dai 3 F 35 e da un solo Tornado.
Ancora qualche passaggio e poi tutti a casa. Ultima sorpresa: un saluto dal 51° Stormo che con una formazione di un AMX-T e 2 Typhoon ha voluto portare un saluto a tutti gli spotters presenti. Anche in questo caso, dopo la separazione, i Typhoon hanno esibito i muscoli, e soprattutto le fiamme dei loro postbruciatori, per la delizia delle orecchie dei presenti.

Finiti anche questi passaggi siamo tornati all’hangar iniziale per il debriefing, condotto dal Comandante del 6° Stormo, Colonnello Roberto Del Vecchio.

Che dire: un gran bel evento, che speriamo possa essere ripetuto in futuro.
Grazie al Centenario il 2023 è stato un anno prodigo di eventi per gli appassionati. Speriamo che il 2024, anche con le luci del Centenario spente, possa proseguire con questo trend.

Godetevi le foto