Payerne Air Base – 30 aprile 2019

Sono le 08:00 ed è dalle 02:45 che siamo in giro. La temperatura è pungente per essere alla fine di aprile ma il sole splende all’ingresso della più importante Base delle Forze Aeree Svizzere.
Siamo qui per la selezione di quello che sarà il nuovo caccia che difenderà i cieli della Confederazione quando gli attuali F 5 Tiger II e F 18 Hornet andranno in pensione.
Abbiamo parlato del processo di selezione in un articolo di qualche giorno fa (vedi qui) e oggi siamo venuti a vedere il concorrente più grande: il Boeing F/A 18E/F Super Hornet, la più moderna incarnazione dell’ormai datato (ma ancora decisamente prestante) bireattore americano. 
Il parcheggio riservato ai media è a poche decine di metri dall’ingresso della sala dove si terrà la conferenza stampa che si trova proprio accanto all’enorme cilindro che ospita il simulatore di volo dell’F 18 attualmente in servizio. Le pratiche di riconoscimento avvengono in pochi secondi e, dopo la colazione, ci accomodiamo in sala. 

La Boeing ha fatto le cose in grande ed ha mandato ad illustrare il suo gioiello Dan Gillian,  vice presidente del F/A-18 & EA-18G Programs for Strike, Surveillance and Mobility. Insieme a lui è presente il Capitano Kevin McLaughlin, Comandante dello Strike Fighter Wing Atlantic dal 2018 che è stato anche istruttore Top Gun. 

     

L’aereo che viene illustrato è decisamente diverso da quello proposto nel 2009. Si tratta infatti dell’F/A 18E/F Block III, ultima incarnazione del bireattore, già acquistato in 78 esemplari dalla US Navy. A differenza degli attuali Super Hornet sarà dotato di conformal pack sul dorso che ne aumenteranno notevolmente l’autonomia, i cruscotti saranno interamente digitali e, oltre ad un modernissimo radar EASA (Active Electronically Scanned Array), saranno dotati di un IRST capace di tracciare e inseguire diversi bersagli contemporaneamente. L’aereo inoltre incorpora diversi elementi riproggettati per ridurre la segnatura radar e questo avvantaggia notevolmente la stealthness del velivolo. In particolare l’IRST21 (già presente a Payerne su un esemplare di Super Hornet) è uno sviluppo dell’AN/AAS-42 che già volava sul Tomcat, integrato nel serbatoio standard da 480 galloni dell’F 18. Il nuovo pod che si monta sempre sulla centreline, mantiene la capacità di 330 galloni di carburante e aggiunge la capacità di rilevare, tracciare e ingaggiare gli aerei nemici con armi air-to-air senza utilizzare il radar.

 

Il vero asso nella manica però è la parentela stretta con l’attuale velivolo di punta delle Forze Aeree Svizzere, che permetterà di riutilizzare il 60% degli equipaggiamenti attuali, facilitare la transizione di piloti e tecnici e continuare a utilizzare gli attuali armamenti. 

Insomma, nella gara per la sostituzione degli attuali caccia, il Super Hornet è decisamente in buona posizione.

Dopo la conferenza stampa è stato il momento di seguire dal vivo le operazioni di volo e quindi ci siamo recati sul piazzale della Base, accanto al DC 10 della Omega Tanker che ha assistito i 2 velivoli nella trasvolata oceanica durante il loro trasferimento. Insieme al normale traffico di F 18C della base (vedi qui) abbiamo assistito al rullaggio e al decollo dei 2 esemplari in test. Al ritorno delle macchine l’esemplare con l’IRST è stato parcheggiato davanti ai giornalisti per permettere la ripresa di foto e filmati. 
La giornata, per i media, si è conclusa qui. Ma non eravamo ancora stanchi.
Ci siamo quindi recati dall’altro lato della pista dove era stata predisposta l’area per gli spotter e qui abbiamo potuto riprendere rullaggi e decolli del pomeriggio, compresi quelli delle 2 vedette della giornata.

Testo: AviaSpotter.it
Foto: Boeing e AviaSpotter.it

Ora godetevi le foto: