Amendola Air Base – 29 novembre 2018
Secondo giorno ( le foto del primo giorno potete trovarle qui) ad Amendola per seguire le operazioni connesse con la TLP 2018-4, la prima a cui partecipano i Lockheed-Martin F 35A Lighting II, i caccia di 5ª Generazione della nostra Aeronautica Militare. Ieri non è stata una giornata fortunata, fotograficamente parlando, ma oggi le premesse sono ben diverse. Il cielo, pur non essendo completamente sgombro, non è nemmeno completamente coperto come ieri. Il vento è decisamente meno e la temperatura è gradevole: per essere fine novembre fa quasi caldo.
Ci sono meno fotografi di ieri, circa la metà: e infatti il pullman che ci accompagna è uno solo. Mentre siamo a bordo in attesa di raggiungere il punto dove potremo scattare le foto, decolla il Gulfstream G550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) e questo è un ottimo segnale.
Arriviamo sul punto già utilizzato ieri: il sole invernale è decisamente basso, anche se è circa mezzogiorno ed è alle nostre spalle. La situazione è ideale ma bisogna sbrigarsi, dense nuvole si stanno spostando verso di noi e potrebbero mettersi di traverso proprio durante i decolli. Intorno alle 13:30, puntuali, cominciamo a sentire i sibili di avviamento dei primi reattori e vediamo le luci di posizione degli F 15C dell’US Air Force proprio davanti a noi accese.Si balla.
Il primo a decollare, come ieri, è il Learjet della GFD, con il pilota che ci guarda incuriosito mentre l’aereo sale nel cielo. Il piccolo bireattore, come ieri, monta uno “smart radar” Cassidian a sinistra e un pod ALQ 184 a destra.
Subito dopo si avventano sulla pista gli Eagle di Lakenheat che a 46 anni suonati rimangono fra i più begli aerei militari che abbiano mai solcato i cieli. I potenti caccia americani vanno in volo spinti dalle 22, 5 tonnellate dei 2 Pratt & Whitney F 100-PW-100 in full-AB. Sotto le ali montano i classici 2 serbatoi da 610 galloni, con un simulacro di AIM 120 AMRAAM sullo stesso pilone del tank sinistro e un pod FPR (Flight Profile Recorder) insieme a quello destro. Interessante lo Sniper ATP (Advanced Targeting Pod) sul centreline pylon: sicuramente amplia notevolmente le capacità di targeting del poderoso caccia americano. Dopo qualche F 15 ecco un Tornado ECR della Luftwaffe, pesantemente caricato: tanks subalari, simulacro di AIM 9 a sinistra e FPR a destra, un BOZ 101 EC sotto l’ala destra e un pod ECM Cerberus sotto l’ala sinistra. La luce quasi rasa permette di notare tutte le antenne che, nel corso degli anni, sono state sparse sulla fusoliera dei Tornado, tormentando la loro superficie che già in origine non era particolarmente elegante. Le caratteristiche fiamme azzurre e rosse dei postbruciatori degli RB 199, si stagliano bene sullo sfondo delle nuvole che cominciano a interessare il cielo campo.
Finalmente arrivano i protagonisti indiscussi dell’evento. Purtroppo quando arrivano da noi sono già ad una considerevole quota e con i postbruciatori già spenti ma il rumore del Pratt & Whitney F 135 degli F 35A si fa sentire. Teniamo conto che, da solo, è in grado di fornire quasi la stessa spinta dei 2 motori degli F 15!! La posizione del sole consente di riprendere la particolare superficie dei Lightning II in tutti i particolari. Non invidio i modellisti che si vorranno avventurare in una riproduzione corretta di tutte le pannellature. Naturalmente gli eventuali carichi sono all’interno delle baie, ben nascosti agli occhi e alle onde radar.
Dopo qualche altro F 15 (fra i quali l’unico D biposto), è la volta del purtroppo unico AV 8B+ della nostra Marina Militare che decolla con i 2 serbatoi subalari e un AN/AAQ-28 Northrop/Rafel Litening II Targeting Pod sotto la fusoliera. Seguono i Typhoon della Luftwaffe e dell’Aeronautica Militare: tutti vanno in volo con i 2 tanks subalari ma mentre gli italiani del 4° Stormo hanno solo un simulacro di IRIS-T a sinistra e l’immancabile pod FPR a destra, gli EF 2000 del 37° Stormo e i tedeschi montano anche un pod Litening III sulla centreline.
Quelli apparentemente più carichi, probabilmente a causa delle ridotte dimensioni del caccia, sono gli F 16 belgi e olandesi che vanno su con serbatoi subalari, simulacri di AMRAAM alle tips, AIM 9X a sinistra, FPR a destra e 1 ALQ 131 sulla centreline. Qualche olandese monta anche un pod Sniper sul fianco destro della presa d’aria. Fra gli altri vanno in volo anche gli Aermacchi T 346 (con i soli tanks subalari) che sembra siano molto apprezzati come Aggressor. In 50 minuti circa sono decollati 37 aerei. Ora ci tocca aspettare gli atterraggi, con il sole che scende alle nostre spalle, allungando le ombre e colorando di arancione ogni cosa: speriamo si sbrighino e che il sole non scenda troppo.
I primi a ripresentarsi sono un paio di nostri Typhoon, esattamente un ora dopo l’ultimo decollo. Gli atterraggi sono stati molto più diluiti e si sono conclusi con il G 550 CAEW che abbiamo fotografato praticamente al buio, tirando gli ISO e abbassando notevolmente i tempi. L’HH 101 del 15° ha veramente chiuso le danze atterrando davanti a noi al buio pesto nella sua colorazione nera: impossibile anche per degli Integralisti Aeronautici come noi
Godetevi le foto: