Risalgono al febbraio 2020 i miei primi contatti con l’Aeronautica Militare e al settembre successivo l’auspicata conferma di essere atteso dal 72° Stormo “Marcello de Salvia” ma, pena la perdurante situazione pandemica, l’attesa visita è stata spostata sino a giungere agli ultimi giorni del maggio appena trascorso.

Finalmente giungo in quel di Frosinone, all’aeroporto militare “Girolamo Moscardini” dove è basato lo Stormo il cui compito è svolgere i previsti corsi per il conseguimento del Brevetto di Pilota Militare – Linea Elicotteri per i piloti dell’Aeronautica Militare, nonché i corsi per il conseguimento del brevetto militare di pilota d’elicottero delle altre FF.AA. e Corpi Armati dello Stato.

Il 72° ha come motto “MULTUM IN PARVO” ovvero “MOLTO CON POCO” che, come vedremo, è veramente molto azzeccato.

 

 

 

IL 72° STORMO: un po’ di storia…

Costituito sull’aeroporto di Frosinone il 21 giugno 1985, il 72° Stormo trae le sue origini dal Reparto Addestramento Elicotteri, costituito sull’Aeroporto dell’Urbe, a Roma, il 1° febbraio 1953. Equipaggiato con i Bell 47D-1 e i WS-51, fu la prima unità dell’AM dedicata all’ala rotante, con i primi elicotteri consegnati nel dicembre del ’54. Il Reparto venne poi trasferito, a partire dall’aprile del ’55, alla sua sede attuale, presso l’aeroporto “Girolamo Moscardini” di Frosinone, dove cambiò denominazione diventando “Centro Elicotteri”, allora articolato sul 208° Gruppo Volo Scuola (il “Duecent’ottimo”, come amano denominarsi) e sul 209° Gruppo Volo Impiego. Il centro, il 15 febbraio 1960, diventerà “Scuola Volo Elicotteri A.M.”, dotata di AB 47G2, AB 47J e, più tardi, AB 204B.

Attualmente il 72° Stormo è l’unica scuola militare per piloti di elicottero in Italia (la Marina Militare addestra i suoi piloti sia ad ala fissa che ad ala rotante all’estero) e nella sua storia ha formato più di 5000 piloti di ala rotante di cui solo il 20% circa appartenente all’Arma Azzurra!

Oggi lo Stormo è dotato di elicotteri TH 500B e HH 139, i primi arrivati nel maggio 1990 e i secondi nel corso del 2014.

Oltre ai compiti istituzionali, non si può non citare l’impegno all’estero, con i rischieramenti in Albania e in Kosovo nel 1999, quando gli elicotteri e il personale furono dislocati sull’aeroporto di Dakovica a supporto dei contingenti italiani e NATO della KFOR (Kosovo FORces) e, dal 2000, in Eritrea nell’ambito della missione UNMEE (United Nation Mission Ethiopia-Eritrea). Di quest’ultima missione scadranno fra pochi giorni i 20 anni dal ritorno degli elicotteri dalle terre rosse del martoriato paese dell’Africa nord-orientale. Qui sotto è possibile vedere, grazie alla Troupe Azzurra dell’Aeronautica Militare che ne ha gentilmente concesso l’uso, una rara fotografia dei TH 500B nella bianca livrea dell’ONU in uso in quel teatro.

Attualmente, alle dipendenze del 72° Stormo, intitolato alla Medaglia d’Oro al Valor Militare​​ Sergente Pilota Marcello De Salvia, operano il 208° Gruppo su TH-500B e UH-139, il GIP (Gruppo Istruzione Professionale), il 472° Gruppo STO (Servizio Tecnico Operativo), il 572° Gruppo SLO (Servizio Logistico Operativo), il GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili) e la Compagnia Protezione delle Forze.

Lo Stormo è alle dipendenze del Comando Scuole AM/3^ R.A. di Bari.

 

….e il suo AEROPORTO

L’aeroporto di Frosinone, intitolato al Capitano Girolamo Moscardini caduto a 27 anni con il suo Breda 33 il 3 agosto 1932 nei cieli di Castellanza, si trova nel Lazio meridionale, nella zona chiamata Ciociaria.

I lavori per trasformarlo in un aeroporto vero e proprio cominciarono nel 1936, là dove da anni si trovava solo un campo di fortuna e una volta terminati, con il foglio d’ordini n° 7 del 5 marzo 1939, la rinnovata installazione assunse la denominazione di Aeroporto Armato di 3ª Classe e divenne sede della scuola di primo periodo per Sottufficiali piloti.

Dal 1944 al 1946 ospitò la Scuola Addestramento Bombardieri e Caccia, a cui si aggiunsero, al termine del conflitto, anche i Trasporti e, dal 1947, anche i corsi di Aeronavigazione.
Nel sedime aeroportuale insiste dal 1967 anche lo stabilimento di Elicotteri Meridionali (ora AgustaWestland SpA, parte di Leonardo Divisione Elicotteri) che ai tempi si occupò della costruzione di parte dei CH 47 Chinook destinati all’Esercito italiano.

Di fronte alla continua esigenza operativa e addestrativa della Forza Armata nel settore del trasporto aereo tattico e strategico, e alla possibilità di trovare nuove realtà addestrative in ambito nazionale, il 72° Stormo ha riattivato la propria capacità, già sperimentata 15 anni fa, quando un C-130J della 46ª Brigata Aerea atterrò sulla pista in erba presente sul sedime aeroportuale.
Pista unica nel suo genere, sia per la provata consistenza della superficie in erba, sia per essere la più lunga sull’intero territorio nazionale, a livello sedimi militari, grazie ai suoi 1.427 mt di lunghezza tutti utilizzabili, venne utilizzata negli anni ’50 anche per le prove dei G 91 (guardate il video dell’Aeronautica Militare qui sotto, veramente interessante) e ultimamente (ottobre 2020) è stata ancora impiegata da un C 130J della 46ª Aerobrigata per decolli e atterraggi.


 

LA GROUND SCHOOL: entriamo nel vivo !

Prima di potersi sedere sul seggiolino anteriore sinistro del TH 500B, i futuri piloti d’elicottero vengono affidati al GIP (Gruppo Istruzione Professionale) che cura le lezioni in aula e le sessioni sui 2 simulatori di cui la scuola è dotata.

In questa fase d’istruzione si utilizza la piattaforma didattica open-source e-learning Moodle, sistema di punta per l’insegnamento in modalità e-learning della Forza Armata. I contenuti didattici sono stati installati su un web server esterno e distribuiti via internet sia ai frequentatori piloti che ai frequentatori del corso “Ala Rotante” per la manutenzione degli aeromobili. Le lezioni vengono seguite in un’aula dotata di 25 PC connessi via LAN, controllati dalla postazione dell’insegnante e durano dalle 3 alle 7 settimane, in base alla tipologia del corso.

 

I SIMULATORI: alleati preziosi

I 2 simulatori, di cui gli allievi dispongono, sono in grado di riprodurre tutte le condizioni di volo reali in svariate condizioni meteorologiche, comprese quelle di bassa visibilità e di volo strumentale.

Il simulatore del TH 500B (vedi qui il video sul canale YouTube dell’Aeronautica Militare): inaugurato il 13 settembre 2013 alla presenza dell’allora Capo di SMA Generale SA Pasquale Preziosa,
è stato costruito da Seles ES con la collaborazione del personale dell’Aeronautica Militare e utilizza una cellula reale dell’elicottero priva di quasi tutti gli impianti ma perfettamente integra per quanto riguarda la fusoliera e il cockpit.
Il cruscotto è realizzato con un monitor posto sotto il pannello strumenti e i quadranti sono riportati con grande realismo. Il software riproduce il comportamento dell’elicottero, dei sistemi e degli impianti di bordo e riceve gli input dai comandi di volo (ciclico, collettivo e pedaliera) e da tutti gli interruttori, pulsanti e manopole presenti nell’abitacolo.
Lo scenario esterno è riprodotto da 4 proiettori su un megaschermo semicilindrico che assicura un campo di vista di 180° in orizzontale e 72° in verticale. E’ presente inoltre una postazione istruttore dalla quale si può controllare il simulatore (ad esempio variando le condizioni meteo o inserendo varie anomalie e guasti alla macchina), oltre a sorvegliare l’abitacolo con 2 telecamere e, addirittura, pilotando tramite un joystick un elicottero virtuale che può essere utilizzato per simulare il volo in formazione.

Il simulatore FNPT (Flight and Navigation Procedure Trainer):consente invece di prendere confidenza con la conduzione di un elicottero più moderno, bimotore e con diversi equipaggiamenti. E’ stato recentemente consegnato al 72° e può riprodurre con grandissimo realismo il pilotaggio dell’HH 139 e di tutti gli elicotteri della famiglia del bimotore AgustaWestland che tanto successo ha avuto e sta tuttora avendo in tutto il mondo, tanto da essere entrato in servizio in tutti i Corpi Armati e Amministrazioni dello Stato a cui appartengono i frequentatori di Frosinone.
Anche in questo esemplare è possibile riprodurre condizioni meteo estreme (con fulmini e pioggia molto realistici), avarie, traffico esterno e tutto quanto necessario ad incrementare la capacità addestrativa, abbattendo i costi dell’attività di volo.



I VELIVOLI DEL 72° STORMO: dalla finzione alla realtà

La dotazione comprende 2 macchine che la Designazione Armaereo battezza TH 500B e HH 139

TH 500B alias Breda Nardi NH 500E, derivato dall’originale Hughes OH 6 Cayuse, costruito attualmente dalla MD Helicopters come MD 500 e, nel nostro caso, costruito su licenza in Italia dalla Breda-Nardi di Monteprandone (AP). Anche la Breda-Nardi è stata acquistata nel 1989 da Agusta e ora è entrata a far parte della galassia Leonardo. Il primo dei 50 elicotteri ordinato è stato consegnato il 26 maggio 1990.

L’NH 500E è un elicottero leggero (peso max al decollo 1300 kg circa), quadriposto di dimensioni contenute con rotore pentapala azionato da un turboalbero Allison 250-C.20.B da 420 hp di potenza.
Viene utilizzato in tutto il mondo come addestratore per le sue caratteristiche di semplicità ed è considerato estremamente formativo per l’assenza di eccessivi ausili al pilotaggio. Insomma, una macchina da imparare a pilotare senza computer e servocomandi, con il solo ausilio di ciclico, collettivo, pedaliera e una buona dose di sensibilità al fondoschiena.
La versione presente a Frosinone, oltre all’addestramento, può anche assolvere missioni di MEDEVAC (evacuazione medica) con 2 barelle sistemate nella cabina posteriore di traverso utilizzando 2 sportelli bombati e Concorso SAR (Search And Rescue).L’elicottero inoltre può essere dotato di galleggianti (dall’autunno del 2019 è ricominciato l’addestramento alle operazioni sull’acqua c/o il lago di Bracciano), pattini da neve, verricello, gancio baricentrico e serbatoi ausiliari. Il TH 500E consente inoltre l’addestramento al volo strumentale con le regole del volo a vista, non essendo un elicottero certificato IFR.

In ambito 72° viene soprannominato “Samba” (che è anche il nominativo radio dello Stormo) per sottolineare il “ballo” che l’elicottero compie quando viene pilotato dai frequentatori, soprattutto se ai primi voli.

HH 139 alias AW 139. La Forza Armata ha in servizio diverse versioni del bimotore italiano e quella presente a Frosinone è l’Utility, configurata con 12 sedili per i passeggeri (3 file da 4) + i 2 piloti. E’ una macchina di medie dimensioni, con un peso max al decollo di 6800 kg, anch’esso con rotore pentapala, dotato di 2 turboalberi Pratt & Whitney PT6C-67C da 1530 shp ciascuno.
E’ decisamente più prestante del piccolo “TH” e consente ai piloti in addestramento di prendere confidenza con una macchina molto vicina a quelle che troveranno poi nei reparti operativi, con Glass Cockpit e autopilota a 4 assi.

In grado di operare sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles), in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate, in ambienti polverosi, zone innevate o in ambiente marino (l’esemplare del 72° è dotato anche di galleggianti di emergenza). L’elicottero è una macchina particolarmente versatile: in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR: 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC: da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY: fino a 14 passeggeri).

 

LA SCUOLA: una variegata realtà

Il 72° Stormo è il Reparto dell’Aeronautica Militare con la più elevata vocazione interforze e interagenzia.

Nei vialetti e nei locali dell’aeroporto transitano allievi con tute di volo di tutti i colori: oltre al classico verde di AM, EI, Capitaneria di Porto e Guardia Costiera, è possibile vedere quelle nere con i profili rossi dei Carabinieri, le blu della Polizia di Stato, le rosse dei Vigili del Fuoco, le grigio antracite della Guardia di Finanza. E qualche volta ci sono anche frequentatori stranieri e i colori aumentano!!!

Lo Stormo che nel 2020 ha celebrato i suoi 60 anni di storia e i 30 anni dall’assegnazione dell’elicottero TH-500B, è una scuola di volo altamente specializzata, ricca di forti competenze professionali e di profonde radici di storia e tradizioni uniche in Italia nel settore dell’ala rotante.

C’è di che andare orgogliosi !!!

La principale missione dello Stormo consiste nel formare e addestrare i frequentatori dell’Aeronautica Militare ai fini del conseguimento del Brevetto di Pilota Militare “Helicopter Track” (MPLH – Helicopter Military Pilot Licence Phase 3A and 3B), del Brevetto Militare di Pilota di Elicottero per il personale dell’Esercito Italiano, Carabinieri e Guardia di Finanza, e del Brevetto di Pilota di Elicottero per i frequentatori dei Corpi dello Stato e di altri Paesi stranieri.

La richiesta di collaborazione da parte di altri Paesi , nel recente passato, ha determinato un importante processo di internazionalizzazione della Scuola stessa, da renderla così un punto di riferimento per l’addestramento in tale settore non solo in ambito nazionale, ma anche internazionale.

Il 72° Stormo ha già brevettato piloti provenienti dall’Afghanistan, dal Gibuti, dal Libano, da Malta, dall’Albania e Kuwait. Presso il 72° Stormo sono tenuti anche i corsi PIT (Pilot Instructor Training) per istruttori di volo.

A sottolineare quanto la scuola di Frosinone sia all’avanguardia nel settore, si evidenzia che il Reparto dispone già di istruttori con attestato PBN (Performance Based Navigation) che rappresenta il futuro della navigazione aerea assistita e che soppianterà “in toto” il principio dell’attuale navigazione convenzionale.

 

IL GEA

Il Gruppo Efficienza Velivoli dipende direttamente dal Comandante di Stormo e si occupa della manutenzione e dell’efficienza dei velivoli assegnati allo Stormo, nonché della gestione tecnica in linea volo.
Come illustrato dal Maggiore D. la manutenzione delle 2 macchine in dotazione allo Stormo è molto differente.
L’efficienza dei TH-500B è operata su tre livelli tecnici:

  • 25 ore – vengono controllati i sistemi di bordo, i cinematismi e i leverismi;
  • 100 ore (ispezione intermedia) – sono effettuate delle verifiche visive alle pale, alla trave di coda, ai portelli d’accesso e al compressore della turbina, oltre alla verifica della tenuta degli impianti idraulici;
  • livello delle 300 ore o 18 mesi calendariali (ispezione maggiore) – vengono rimossi il motore, la trasmissione, le pale del rotore principale e di coda e i componenti per un controllo accurato e approfondito.

L’ispezione maggiore può durare fino a 5 mesi e può essere fatta dal GEA che possiede tutte le competenze per eseguirla, oppure dal 3° RMAA (Reparto Manutenzione Aeromobili e Armamento) di Treviso o dalla ditta MAG (Mecaer Aviation Group) di Monteprandone (AP) che non è altro che il costruttore originale.

E’ interessante sottolineare che la cellula del TH 500B, al contrario di quasi tutti gli aeromobili del mondo, non scade mai: è sufficiente seguire le ispezioni prescritte e l’elicottero dura per sempre.
Nel caso dell’HH 139 invece, essendo questa una macchina molto più sofisticata, si segue un approccio decisamente più complesso con ispezioni molto più estese e frequenti a tutti i componenti: motori, trasmissioni, comandi di volo, impianti e avionica. Anche in questo caso le competenze del GEA sono abbastanza estese per svolgere la maggior parte dei lavori, anche se per quelli più complessi è necessario l’intervento della ditta costruttrice.

 

PROGETTI FUTURI

Il 72° Stormo, in futuro – come confermato in un’intervista rilasciata nel febbraio scorso dal Capo SMA Gen. Squadra Aerea Alberto Rosso – sarà interessato dal trasferimento presso il sedime militare di Viterbo per l’importante progetto della Difesa che vedrà la nascita della prima “Scuola Elicotteri Interforze”.
Un progetto ambizioso che metterà a sistema le capacità ed expertise dell’Esercito Italiano e dall’Aeronautica Militare nel settore dell’ala rotante. Al riguardo si è conclusa l’attività dei Gruppi di Lavoro delle due Forze Armate relativamente ai riscontri nei vari ambiti di competenza (logistico, operativo, finanziario, etc) al fine di fornire i necessari elementi di valutazione.

 

CRONACA DELLE VISITE : la parola ad Aviaspotter!

Appuntamento per le 7:30 sul piazzale: intendo sfruttare la luce bassa e più calda del mattino per immortalare gli elicotteri all’inizio dell’attività giornaliera. Purtroppo il meteo ci mette lo zampino: il cielo è nuvoloso e una fastidiosa caligine riduce la visibilità. Ma non mi perdo d’animo e preparo l’attrezzatura.

Gli Specialisti della linea di volo cominciano a portare sulle piazzole i “TH” con l’apposito carrello a sella e si apprestano a effettuare il lavaggio del compressore. L’accesso al motore del piccolo elicottero è molto facilitato dal cofano bi-valve che funge anche da terminale di fusoliera e l’operazione si svolge velocemente.

Intanto arrivano gli equipaggi e noto immediatamente che quanto mi era stato raccontato sulla vocazione interforze ed interagenzia dello Stormo risponde al vero.

La prima coppia è formata da un Istruttore AM e un frequentatore dei Carabinieri, seguita da un’altra coppia dove alla tuta di volo nera con i profili rossi se ne sostituisce una blu della Polizia di Stato. Gli equipaggi si avvicinano ai loro velivoli e gli allievi si impegnano prontamente nella consultazione dei libretti e nella check list prevolo, seguiti da vicino dagli istruttori. Terminato il giro giunge il momento di salire a bordo, allievo a destra, e di mettere in moto cominciando a far girare il rotore, con l’aiuto del generatore esterno.

Anche i controlli pre-volo a motore acceso vengono completati in breve tempo e le pale dei rotori pentapala possono cominciare a frullare più velocemente, permettendo il decollo dei piccoli addestratori. I movimenti delle macchine in volo denunciano la mano ancora poco allenata dei frequentatori, ma gli spostamenti nervosi termineranno presto, mano a mano che l’addestramento progredirà.

Terminata la sessione fotografica ci muoviamo verso l’ufficio del Tenente Colonnello Giovanni S., Capo Ufficio Operazioni, che ci illustra i compiti istituzionali, il percorso degli allievi, e il futuro dell’aeroporto e del 72° Stormo. Le innumerevoli fotografie sulle pareti dell’ufficio e gli sfondi del computer tradiscono una passione che va ben al di là del semplice “lavoro”, e le sue parole restituiscono l’impegno e la dedizione che sono tratto comune degli insegnanti, oltre che dei militari operativi ai quali il Tenente Colonnello S. appartiene.

Conclusa la piacevole conversazione ci dirigiamo verso il GEA che troviamo brulicante di attività. Ci accoglie il Maggiore Salvatore V., Capo Sezione Controllo Qualità Manutenzione, che ci illustra le principali attività del Gruppo Efficienza Aeromobili e come si sviluppa la manutenzione delle macchine affidate alle loro cure. Il grande hangar ospita diversi elicotteri a vari gradi di manutenzione.

Anche l’HH 139, nella sua elegante livrea bianca con il fregio tricolore, è sottoposto alle attenzioni degli Specialisti del 72°: purtroppo oggi non lo vedremo in volo.

Successivamente la serrata scaletta della giornata prevede l’incontro con il Comandante del 72° Stormo, il Colonnello Pilota Davide Cipelletti, per il sottoscritto una vecchia conoscenza del Reparto Sperimentale di Volo.

Ha assunto l’incarico dal 3 luglio 2019 e, oltre ad essere pilota sperimentatore abilitato su diversi aeromobili ad ala fissa, ora è anche pilota e istruttore sull’ala rotante.

La conversazione è estremamente piacevole, fra vecchi ricordi e attualità del Reparto. Si menziona anche la nevicata del 2012 che mise a dura prova l’intera Ciociaria: in quell’occasione gli elicotteri soccorsero la popolazione residente in diverse località prive di corrente elettrica, riscaldamento ed acqua, recapitando per tempo anche alimenti e medicinali. Diverse, in quella circostanza, furono le operazioni che lo Stormo effettuò in concorso con la Croce Rossa anche per soccorrere persone dializzate. 

Ma si conversa anche della rinnovata attività con i galleggianti sulle acque del lago di Bracciano antistanti il Museo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle.

E ancora del contributo dell’aeroporto come elisuperficie attrezzata e disponibile H24x365 per le esigenze a soccorso della popolazione locale ed in supporto del vicino ospedale di Frosinone
E come non parlare della riattivazione della pista in erba per permettere le operazioni di grandi aerei da piste semi-preparate?

Risulta chiaro l’amplissimo ventaglio di attività, rivolte non solo all’ambito militare ma anche, come giusto e normale che sia, alla società civile e al territorio che ospita la Base.
Mi congedo dal Comandante che mi ha concesso veramente molto tempo perché è giunto il momento del pranzo presso la zona logistica. Riempita la pancia ci attendono le aule di formazione e i simulatori.

Cominciamo con quello del TH 500B… L’esperienza è impressionante!

Vi assicuro che la sensazione di volare, anche se i pattini della fusoliera utilizzata per realizzare il simulatore sono ben ancorati a terra, è molto realistica!

Il giovane frequentatore che mi assiste è decisamente molto paziente e mi guida alla mia “prima volta” sull’ala rotante. Capisco che la coordinazione dei vari comandi è fondamentale e faccio veramente fatica a scollarmi dal modo di pilotare un velivolo ad ala fissa a cui sono abituato. Proviamo decollo, volo orizzontale e tento senza grande successo di posarmi a terra (dove riesco, centrare la piazzola sarebbe stato troppo!!!) in maniera più o meno dolce ma l’impresa è titanica. Lui non solo riesce a farlo in maniera precisa e dolce, ma riesce anche a fare un atterraggio in autorotazione.

Va beh……sarà per un’altra volta, anche perché la nausea si sta impossessando del mio stomaco e devo scendere in fretta.

Una volta a terra (da cui, peraltro, in realtà non mi sono mai staccato!) mi sembra che tutto si muova e ho l’impressione di barcollare un po’.

Mi attende ora un giro sul simulatore del ‘139.

E qui capisco il salto generazionale fra le 2 macchine.

L’autopilota a 4 assi della nuova macchina consente un approccio decisamente più friendly. Finché si pilota la macchina “in manuale”, a parte le diverse prestazioni, non cambia molto. Ma, quando si inserisce l’elettronica, il mondo cambia: il pilota, da conduttore del mezzo, diventa gestore di sistemi e le possibilità si amplificano ed espandono. Percepisco che le possibilità operative di una macchina moderna come questa sono notevolmente più ampie, alleggerendo l’impegno del pilota nell’esecuzione di manovre complicate e fisicamente impegnative. Pensate ad esempio alla differenza fra un recupero con il verricello tenendo l’elicottero in hovering vicino alla parete di una montagna (magari con un po’ di vento) fatto “a mano” o con l’ausilio dell’autopilota che tiene fermo l’elicottero permettendo di spostarlo millimetricamente solo con il movimento di una sorta di joystick.

La giornata volge al termine e ne approfitto per raggiungere ancora una volta il piazzale e assistere agli atterraggi degli ultimi voli della giornata, fotografandoli con la luce del tardo pomeriggio. Ora la luce è decisamente diversa da quella della mattina e il sole più basso illumina le fusoliere dal fianco. Gli elicotteri in missione rientrano da diverse direzioni ma si allineano tutti sulla pista e compiono le medesime manovre per tornare sulle piazzole assegnate per l’atterraggio. Un’altra giornata è conclusa e le macchine possono essere ricoverate sotto il grande hangar per essere preparate alle missioni di addestramento di domani.

Il secondo appuntamento comincia dove è finito il primo. Sono infatti ancora a Frosinone per fotografare i voli notturni. Ricordo che il TH consente l’addestramento al volo strumentale con le regole del volo a vista, non essendo un elicottero certificato IFR. Quando arrivo sul piazzale, verso le 20:00, gli elicotteri sono già schierati. È appena passato un temporale e le nuvole coprono quasi completamente il cielo: il meteo poteva andare meglio, ma non ci facciamo abbattere. Giusto il tempo di fotografare un po’ gli elicotteri mentre ancora dormicchiano e arrivano gli equipaggi a svegliarli. Dopo il consueto, accurato, controllo (alla presenza sempre discreta degli Specialisti) i piloti salgono a bordo e si apprestano ad avviare le turbine. Nel frattempo l’oscurità è calata ulteriormente. Il primo a decollare stacca i pattini da terra che sono ormai le 20:40, guidato dalle torce luminose rosse del Crew Chief, subito seguito a ruota dal secondo velivolo. Dovranno affrontare una serie di atterraggi e decolli dalle piazzole non illuminate poste dall’altra parte del sedime. Proviamo a spostarci nelle vicinanze ma sono ormai passate le 21:00 e, complici le nuvole, è ormai veramente troppo buio per provare a documentare decentemente qualcosa.

Torniamo quindi verso le piazzole per documentare gli atterraggi. Il primo si presenta intorno alle 21:30. Il cielo è ormai completamente nero e sono costretto ad alzare a dismisura la sensibilità della fotocamera. Anche in questo caso guidato dal Crew Chief, il piccolo Samba si posa dolcemente sulla piazzola, illuminandola con il faro anteriore e le luci di posizione. All’interno si possono vedere i piloti illuminati dal riflesso del cruscotto e immagino il frequentatore impegnato a coordinare ciclico, collettivo e pedaliera per far ballare il meno possibile il piccolo TH.

Che dire?

Ho potuto toccare con mano una realtà viva, palpitante e trasudante di passione e impegno.
L’elevatissima preparazione di tutto il personale e le attrezzature a disposizione dei frequentatori rendono la Struttura un’eccellenza assoluta in ambito non solo nazionale.

Nella Base si percepisce chiaramente la diffusa consapevolezza di svolgere un compito importante: addestrare quasi tutti i piloti che, in qualche modo, assistono tutti noi (Aeronautica Militare, Esercito, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco), è una prova di grande responsabilità.

MULTUM IN PARVO è il motto del 72° Stormo: proprio così!

E ora godetevi le foto

AviaSpotter.it desidera ringraziare: Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare per aver autorizzato l’attività, il Comandante del 72° Stormo Col. Pil. Davide CIPELLETTI, il Magg. Stefano TESTA (Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore, 2° Ufficio), il Magg. Massimiliano D’ELIA (Ufficiale P.A.O.  72° Stormo), il 1° Av. Ca. Francesco MINOTTI (Addetto P.I. 72° Stormo)

Foto di/images by Fabio Tognolo.