7 giugno 2019 – Payerne Air Base

Si è svolta il 7 giugno, sul sedime dell’aeroporto di Payerne, la 4ª fase per la selezione del nuovo caccia che sostituirà la flotta di F 5 Tiger II e F 18 Hornet delle Forze Aeree Svizzere.
In questo caso è stato presentato dalla Lockheed-Martin il più avanzato caccia occidentale, l’unico della 5ª Generazione, il futuristico F 35 Lightning II.

Per effettuare le 8 missioni previste dal protocollo di prova svizzero sono giunti dalla Hill Air Force Base (Utah) 4 F35 del 34th Fighter Squadron “Rude Rams”. Questo gruppo, nel 2016, è stato il primo al mondo a raggiungere l’initial operating capabality (IOC) su velivolo F35. Al momento delle prove alcuni velivoli erano rischierati sull’Aviano Air Force Base e infatti da qui provenivano i 4 esemplari atterrati sulla principale base svizzera.

In mattinata si è svolta la conferenza stampa a cui hanno partecipato esponenti della Lockheed-Martin e dell’USAF.

All’esterno dell’aula dove si è svolta la conferenza, erano stati allestiti alcuni box dove era possibile fare un esperienza del livello tecnologico raggiunto dall’F 35. Era presente, ad esempio, un simulatore di volo su PC, con dotazione di caschetto virtuale, che riproduceva l’esperienza vissuta dal pilota con un embrione di Sensor Fusion .

Dopo la conferenza stampa siamo stati accompagnati sul piazzale della base dove era stato allestito in statica l’esemplare 135079. Era dotato di lenti di Luneberg, sia sopra che sotto la parte terminale della fusoliera, per amplificare il ritorno radar e mascherare la vera furtività della macchina, ma era privo, diversamente dagli altri 3 aerei presenti, dei pylons per i missili alle estremità alari.
L’operatività della base svizzera era, come sempre, molto alta, con gli Hornet elvetici che operavano normalmente. Dopo pochi minuti i 2 F 35 che avrebbero effettuato la sortita mattutina hanno fatto la loro comparsa, rullando da dietro gli hangar sulla nostra sinistra e avviandosi per decollare dalla testata 05. Anticipati dai 4 F 18 locali che li attendevano sono passati sulle nostre teste ormai molto alti. Siamo stati quindi riaccompagnati in aula briefing per alcuni minuti, giusto il tempo di provare il simulatore e attendere il ritorno della coppia.
La missione è durata all’incirca 1 h e 45′ e gli aerei sono atterrati per 23, concedendoci di fotografarli nel brevissimo spazio dell’interruzione della rete di recinzione della pista. Sono quindi tornati dalla stessa via di rullaggio dalla quale erano sfilati all’andata ma stavolta, dovendosi infilare nell’hangar dalla parte posteriore, ci sono sfilati molto più vicini, permettendoci di fotografarli anche da dietro.

La mattina è finita così. Ci mancava però la sortita pomeridiana. Infatti AviaSpotter.it è stato accreditata anche all’evento spotter, nonostante i 500 posti disponibili siano andati bruciati in meno di 3 minuti!

L’area spotter era la stessa già utilizzata per l’evento degli F 18F Super Hornet (potete trovare qui le foto) ma allestita in maniera molto più “americana” con distribuzione gratuita di hot dogs, hamburgers e gadgets vari, compresi dei deliziosi biscotti di pasta frolla a forma di F 35. Intorno alla base, comunque, la rete era piena di fotografi con scaletta pronti a immortalare l’inconsueto evento. Intorno alle 15:10 hanno fatto la loro comparsa le vedette della giornata (dopo abbondanti decolli e atterraggi degli indigeni) che, dopo esserci sfilati davanti in passerella, si sono recati ancora in testata 05 per decollare, seguiti da 4 F Hornet. La presenza contemporanea ci ha anche permesso di confrontare il rumore al decollo (pur senza postbruciatore) dell’F 135 con quello degli F 404 degli Hornet: decisamente un altro sound. Anche la missione del pomeriggio è durata come quella del mattino e si è conclusa nella stessa identica maniera: atterraggio per 23.
Altra passerella in direzione opposta e conclusione della giornata.

Qui sotto il video del pomeriggio. Tenete conto che le riprese sono fatte (come tutti i video che trovate su questo sito) con una telecamera fissata sulla slitta flash della reflex e quindi sottoposta a tutte le sollecitazioni derivanti dal maneggio della reflex durante la normale attività (brandeggio, scatto, movimentazione dello zoom, ecc.). Il movimento degli aerei e, soprattutto il “sound” però, c’è tutto……

Che dire……il Lightning mi piace sempre di più. L’ho potuto vedere ormai in diverse occasioni e tutte le volte mi stupisce. E, se mi chiedete chi vincerà la selezione svizzera, direi che se la dividono 50 a 50 i candidati americani.

Godetevi le foto:

Testo: AviaSpotter.it
Foto:   AviaSpotter.it